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mercoledì 17 aprile 2024

Il governo inizia la distribuzione di aiuti alle famiglie colpite dalle piogge a Samaná e Puerto Plata

 



Il ministro amministrativo della Presidenza, Igor Rodríguez Durán, ha annunciato l'inizio della distribuzione di aiuti alle famiglie colpite dalle intense piogge nelle province di Samaná e Puerto Plata.

Gli aiuti hanno avuto luogo oggi mercoledì 17 aprile con la consegna di cibo, legna e zinco alle famiglie che hanno subito danni alle loro case.

Il governo sta lavorando per fornire assistenza alle vittime, ma ora sta anche pianificando una riparazione delle case danneggiate.

La Protezione Civile di Samaná ha segnalato circa 225 case colpite ad Arroyo Seco, El Valle, La Laguna, Las Terrenas e Santa Bárbara de Samaná.

La direttrice del Piano di Assistenza Sociale della Presidenza, Yadira Henríquez, ha riferito che si stanno distribuendo più di 20mila razioni alimentari e sono state consegnate più di 15mila razioni di cibo cotto preparato nelle cucine mobili delle Cucine Economiche.

Stanno ricevendo assistenza anche le famiglie che vivono nei comuni e nei distretti colpiti di Puerto Plata – Sosúa, Montellano, Imbert, San Felipe de Puerto Plata, Maimón, Yasica Arriba.

Conti bancari della Clinica Corazones Unidos sequestrati per due casi di negligenza medica

 



La Clinica Corazones Unidos è stata condannata a pagare più di sei milioni di pesos con due sentenze emesse dai tribunali del Distretto Nazionale, per negligenza medica commessa contro due pazienti.

Le persone coinvolte in questi casi sono Angelina María Hernández e Milagros del Socorro Alba. Il risarcimento complessivo a loro riconosciuto ammonta a un totale di sei milioni e 875 mila pesos.

Nel primo caso, Hernández è stata risarcita con un milione e 590 mila pesos dopo aver subito un deterioramento della vista a causa dell'errato impianto di lenti intraoculari che le ha lasciato danni permanenti.

L'altra sentenza civile ha favorito Del Socorro Alba con il pagamento di 3,5 milioni. In questo caso è stata scoperta una garza lasciata sul suo petto vicino al cuore durante un intervento chirurgico presso la stessa clinica. Si era rivolta al centro sanitario per farsi posizionare uno stent per correggere un problema cardiovascolare, ma nell'intervento è stata lasciata una garza per posizionare il dispositivo, errore che è stato corretto in un ospedale degli Stati Uniti.

In conseguenza di entrambe le sentenze sono stati sequestrati i conti della Clínica Corazones Unidos presso diverse banche commerciali.

Uno degli avvocati dei pazienti, ha spiegato che la clinica non dispone di un'assicurazione di responsabilità medica per sostenere questi casi, per cui continueranno le azioni legali necessarie per garantire il risarcimento.

Nei giorni scorsi sono venute alla luce altre sentenze che condannano al pagamento di somme milionarie l'ospedale Ney Arias Lora e il Centro di Chirurgia e Specialità Plastiche (CECIP) e, in quest'ultimo, il chirurgo plastico Asmín Aquino, è stato condannato a un mese di reclusione per negligenza medica.

Il MAIE, il bisticcio con l’etica, i brogli, la doppia valenza politica, il Made in Italy e riforma del voto all’estero

 



C’è da dire che il MAIE con l’etica non va d’accordo. Ricordiamo il senatore rimosso Adriano Cario, che nonostante fosse accusato di clamorosi brogli nelle elezioni del 2018, è stato accolto in seno al MAIE immediatamente alla fine delle elezioni del 2018. Teniamo presente, inoltre, che Franco Tirelli nelle elezioni del 2022 ha superato per una manciata di voti il suo collega di partito, sempre MAIE, Claudio Zin, ex-senatore, a Rosario dove ha votato il 70% degli aventi diritto. Un caso più unico che raro visto che la media dei votanti della ripartizione America Meridionale non supera il 20%. Non per niente Claudio Zin ha denunciato il fatto alla competente commissione. Lo stesso senatore Roberto Menia ha dichiarato in un’assemblea del CGIE che in parlamento c’è qualcuno che è stato eletto con i brogli e l’unico caso che abbia sollevato voci in tal senso è quello di Franco Tirelli.

Il MAIE è un partito a doppia valenza. I suoi aderenti sono tutti o quasi Italo-argentini. Partecipano alle elezioni in entrambi i Paesi. Ricardo Merlo politicamente è attivo da una parte e dall'altra. Non si è candidato al parlamento italiano nel 2022. Al riguardo sono state fatte diverse ipotesi. Col senno di poi si può dire che probabilmente al leader del MAIE interessavano di più le elezioni argentine del 2023. E qui ha riscontrato un grande successo: il suo alleato di sempre, l'italo-argentino Mauricio Macri, si è imposto attraverso Javier Milei, che si è rivelato una sua creatura. Si e aperto quindi in Argentina uno spazio per opportunità di affari politici ovvero nomine e intermediazioni varie? Può darsi. Di certo una cosa non si può negare: il MAIE è scomparso dalla scena italiana, se si esclude la sua rappresentanza nella ripartizione America settentrionale e centrale che si fa sentire spesso e che è guidata da Enzo Odoguardi una figura ancora di secondo piano.

Nemmeno in Europa le cose sono andate tanto bene. Dopo la celebrazione della nomina di Massimo Romagnoli come coordinatore MAIE per l'Europa con la partecipazione di quadri e dirigenti a livello europeo e mondiale, abbiamo assistito all'adesione dello stesso Romagnoli alla Lega e di recente a Forza Italia, partito con il quale sembra che intenda candidarsi alle europee, il tutto senza una nota informativa atta a chiarire cos’è successo e chi sia attualmente il coordinatore per l'Europa del MAIE.

Altro tema di rilievo è il Made in Italy: un cavallo di battaglia di Ricardo Merlo. Gli italiani all'estero, gli oriundi, sarebbero consumatori voraci dei prodotti nostrani. Eppure il Sudamerica è considerato una fonte di moltissimi prodotti contraffatti chiamati anche Italian Sounding. Tant'è vero che l’UE ha interrotto di recente per questo motivo la trattativa con il Mercosur del quale fanno parte Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Ci si sarebbe aspettati un invito a Vinitaly dei parlamentari italo-argentini, Tirelli e Borghese, in fondo si celebrava anche la prima giornata del Made in Italy. Niente da fare! Chissà perché…

Sono d'accordo con chi sostiene che non dovrebbero esistere partiti che non hanno la sede in Italia. Questi, infatti, rappresentano anche interessi importanti a livello locale e godono di relazioni che potenzialmente finiscono per agevolare brogli e altri comportamenti illeciti. La riforma del voto all’estero dovrebbe partire proprio da questo, dall’esclusione dei partiti “non romani” dalle elezioni politiche italiane.

martedì 16 aprile 2024

Sono già 54 le vittime della nuova truffa piramidale di Santiago

 



Altre 11 persone hanno presentato denuncia alla Procura di Santiago contro un uomo accusato di essere a capo di una rete che avrebbe truffato decine di persone attraverso una struttura piramidale.

Attualmente sono 54 le vittime ingannate dai membri della presunta rete guidata da José Rafael Cabrera che il pubblico ministero accusa di promuovere un falso modello di investimento in dollari che ha provocato forti perdite monetarie alle vittime, che fungevano da investitori e che ora sono diventate querelanti e attori civili.

Dalle denunce risulta che gli imputati hanno attirato gli investitori con la promessa che avrebbero ottenuto profitti milionari, dopo aver investito in diverse tipologie di criptovalute, attraverso la piattaforma My Easy Tron Bot.

Il pubblico ministero sottolinea che gli atti illeciti hanno causato alle persone colpite gravi danni, non solo economici, ma anche morali ed emotivi.

Secondo quanto rivelato dall'indagine preliminare, i membri della rete hanno mentito quando hanno sostenuto che si dedicavano a svolgere attività di investimento sicure tramite arbitrato, Cryptocurrency Holding, Forex e Trading. Si trattava invece di una truffa, poiché quelle non erano le loro metodologie di investimento. Si era, invece, in presenza una nuova versione del sempre più presente e in voga nel Paese schema piramidale.

Ricardo Reina, avvocato di alcune delle vittime, assicura che nella struttura di quella società ci sono altre persone in fase di identificazione. Il giurista ha riferito che spera che vengano arrestati e consegnati alla giustizia.

Las Terrenas è stata dichiarata in stato di emergenza dopo le inondazioni e le esondazioni di fiumi

 



Dopo le forti piogge che hanno provocato esondazioni di fiumi e inondazioni in diverse località della provincia di Samaná, il sindaco di Las Terrenas, Eduardo Esteban Polanco, ha dichiarato il comune in stato di emergenza.

La grande quantità di acqua ha provocato l'esondazione dei fiumi La Bonita, Caño Seco e Las Terrenas, che hanno tenuto la città, insieme ad altri quartieri, in allerta gialla.

Inoltre, questo martedì la governatrice provinciale di Samaná, Teodora Mullix, ha riferito che, insieme al sindaco di Las Terrenas e alle autorità locali della provincia, stanno fornendo sostegno.

Inoltre, ha precisato nelle prime ore di oggi sono state contattate le mense economiche che saranno presenti in questo comune nel pomeriggio. Arriverà anche il piano sociale con razioni alimentari, coperte, materassi e altri strumenti di immediato ausilio.

Inoltre, è stato riferito che diverse case, strade e strutture educative sono sotto monitoraggio a causa delle conseguenze delle forti piogge.

Una nave carica di turisti naufraga vicino alla Baia di Samaná

 



C’è stato un rapido intervento da parte della Marina Militare e delle imbarcazioni che se ne sono accorte della situazione di pericolo in cui si trovava la nave era diretta da Bahía de las Aguilas a Cayo Bahia Principe.

Decine di turisti hanno dovuto essere rimossi d'urgenza dalla nave che stava naufragando nei pressi della Baia di Samaná, intorno a mezzogiorno di ieri, lunedì.

La nave aveva subito un guasto, provocando l'ingresso di acqua al suo interno.

Secondo i testimoni, l'incidente è avvenuto nel momento in cui la nave dopo un'escursione nel Parco Nazionale Los Haitises  si stava dirigendo a Samaná.

Il capitano dell'imbarcazione ha chiesto aiuto, quando si è accorto che stava entrando acqua nell'imbarcazione. I turisti sono stati immediatamente soccorsi. Non ci sono stati né feriti né morti.


Giorgia Meloni e i prodotti italiani: implacabili con chi li danneggia

 



Scarpe da ginnastica e abiti comodi, la premier Giorgia Meloni ha percorso ieri chilometri e chilometri per quasi tre ore tra i caldi e super affollati padiglioni del Vinitaly. In difesa del Made in Italy e del settore del vino. Saremo implacabili contro chi pensa di usare il nome italiano per portare avanti e vendere prodotti che non hanno l’eccellenza che l’Italia può vantare», ha detto dopo la prima tappa nel grande edificio azzurro del ministero dell’Agricoltura. Le misure sono pronte: contro la concorrenza sleale e l’italian sounding «che ci sottraggono decine di miliardi ogni anno, abbiamo pensato a una serie di norme di protezione nella legge quadro sul made in Italy». Parole che hanno scaldato la platea di Verona, un’edizione da record della fiera, sia per le presenze degli operatori sia per quelle dei politici. Giorgia Meloni ha battuto se stessa rispetto all’edizione 2023. Il mondo dei vignaioli, stupito della presenza che era stata annullata a causa dei venti di guerra di sabato, l’ha benevolmente costretta a brindisi, foto in posa e selfie di massa. Un tour dal Trentino, al Lazio e alla Toscana, dall’Abruzzo del rieletto Marco Marsilio, al Veneto con il padrone di casa, Luca Zaia. Una maratona faticosa quanto il rifiuto di svuotare i calici offerti. «Fra poche ore c’è il Consiglio dei ministri e sono a stomaco vuoto», ha declinato Meloni, lodando «il vino come pezzo fondamentale della nostra identità».